Tu ci vai al Pitti uomo 2025? Guida completa alla manifestazione

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Yana
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pitti uomo 2025
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Dal 17 al 20 giugno 2025, Firenze tornerà a essere il centro del menswear internazionale con l’edizione estiva del Pitti Uomo 2025, uno degli eventi più attesi e influenti nel mondo della moda in cui vengono presente le collezioni Primavera/Estate 2026 di circa oltre 730 brand, di cui il 43% esteri. 

Secondo Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine,L’edizione estiva di Pitti Uomo porta con sé concretezza e voglia di lavorare insieme”Pur mantenendo uno sguardo attento sulle dinamiche globali e sugli andamenti economici, “a giugno la Fortezza riaprirà i battenti con l’obiettivo di infondere ottimismo e fiducia in tutti i partecipanti”, spiega Napoleone. 

Quattro giorni intensi di scambi e incontri che diventano un vero e proprio palcoscenico per rafforzare collaborazioni esistenti e aprirne di nuove, soprattutto in un periodo e in un contesto che richiede resilienza e visione strategica. Partecipare al Pitti Uomo 2025 da studente o semplice appassionato di moda con un occhio rivolto al mercato e alle tendenza è una scelta decisamente intelligente. 

In questo articolo sarai guidato tra i motivi per cui non puoi perderti il Pitti Uomo estate 2025, cosa troverai nei padiglioni della Fortezza da Basso, quali sono le opportunità per studenti e aspiranti professionisti, e come trasformare la visita in una leva concreta per la tua carriera nella moda. Ancora meglio se arrivi su due ruote, perché La Fortezza da Basso diventerà un vero circuito.

Proprio questo è il tema e il focus dell’evento: la bicicletta in tutta la sua filosofia di vita e di stile. Trasforma ogni pedalata in fonte di ispirazione da integrare al tuo percorso di formazione all’interno dell’Academy.

Ma perché si chiama Pitti?

Quanti sanno davvero da dove nasca questo nome? Nel gergo fiorentino, si chiama semplicemente “I’ Pitti”: un salone maschile che ogni sei mesi trasforma Firenze nel centro della moda internazionale. Designer affermati e talenti emergenti sfilano sui corridoi della Fortezza da Basso, ma dietro a questa rassegna di stili e tendenze c’è molto di più. Vale allora la pena fare un piccolo passo indietro per capire anche il presente.

pitti uomo 2025

Il termine “Pitti” affonda le radici nel celebre Palazzo Pitti, acquistato nel 1549 da Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I de’ Medici. Eleonora, spagnola d’origine, fu molto più di una sovrana: un’autentica regista culturale del Rinascimento fiorentino. Grazie alla sua passione per le arti e il collezionismo, Palazzo Pitti divenne sede di feste sontuose, incontri con artisti e salotti letterari, conferendo al palazzo un’aura di magnificenza.

Oggi l’evento non si svolge più tra le stanze del palazzo, ma negli ampi spazi della Fortezza da Basso, scelti per la loro capacità di accogliere migliaia di visitatori. Il nome, però, è rimasto intatto: un omaggio a Eleonora, la donna che ha lasciato un’impronta indelebile nel tessuto culturale e stilistico di Firenze

Per uno studente della Fashion Business Academy, conoscere questa storia significa capire che dietro ogni storytelling di successo, c’è sempre un’anima e una strategia, e passeggiare tra gli stand con una consapevolezza in più. Proprio come Eleonora trasformò un palazzo privato in un laboratorio creativo, la partecipazione a un salone di moda può diventare un’occasione per costruire relazioni, raccogliere insight e definire la propria visione di impresa

Palazzo Pitti non è più sede espositiva, ma il suo spirito di iniziativa e mecenatismo vive in ogni stand di “I’ Pitti”. Ecco perché, come in ogni cammino, prima di progettare il tuo primo campionario o la tua strategia di comunicazione, percorriamo la prima tappa: partiamo quindi da quella storia che ha trasformato Firenze in un epicentro di stile. 

 

Chi può entrare al Pitti Uomo 2025 e come partecipare

Il Pitti Uomo non è una fiera aperta al grande pubblico, ma è comunque accessibile a studenti, giovani professionisti, creativi e operatori del settore moda. Per entrare è necessario accreditarsi come visitatore professionale, categoria che include buyer, giornalisti, designer, consulenti, docenti, ma anche studenti universitari o iscritti a scuole di moda e business.

Per partecipare al Pitti Uomo 2025 il primo passo è quindi registrarsi sul sito ufficiale di Pitti Immagine e richiedere il badge d’ingresso, compilando un modulo con i propri dati e allegando eventuali documenti (come una lettera della scuola, un portfolio, o un sito personale). Gli studenti possono spesso usufruire di agevolazioni o ingressi riservati, soprattutto se partecipano tramite accademie o istituti partner dell’evento. Ti basterà iscriverti alla Fashion Business Academy per avere l’ingresso garantito.

Una volta ottenuto l’accredito, si può accedere alla Fortezza da Basso per tutta la durata della manifestazione, esplorare i padiglioni, partecipare a eventi collaterali e costruire un proprio percorso di visita. È importante prepararsi prima dell’ingresso: studiare gli espositori, definire obiettivi personali, portare con sé strumenti utili come un quadernino, biglietti da visita o link a portfolio digitali. Non lasciarti impreparato!

I numeri del Pitti Uomo (e quanto costa andarci)

Per comprendere davvero l’impatto di un evento come il Pitti Uomo, bastano pochi dati: nell’edizione estiva del 2024, la fiera ha ospitato oltre 800 brand espositori e più di 15.000 buyer, giornalisti e operatori del settore provenienti da oltre 100 Paesi. Numeri che raccontano non solo la portata globale dell’evento, ma anche la sua centralità nel business del menswear. Ogni azienda presente a Pitti non si limita a esporre: mette in gioco la propria stagione commerciale, costruisce relazioni strategiche, lancia messaggi al mercato.

Per uno studente, un creativo o un aspirante professionista, essere presente significa avere accesso diretto a un ecosistema vivo, fatto di conversazioni reali, feedback immediati, osservazione attiva. È l’occasione per capire come si muove il mercato moda dall’interno, e soprattutto per uscire dalla teoria e mettere alla prova le proprie capacità di lettura, analisi e relazione.

E parlando di numeri, sicuramente ti starai chiedendo quanto è il costo del biglietto, se ce n’è uno. Il costo del biglietto per l’ingresso singolo parte da €35 + IVA per una singola giornata, mentre il pass per l’intera durata dell’evento (4 giorni) ha un costo indicativo di €75 + IVA. Sono previsti prezzi scontati per studenti, docenti e gruppi accademici accreditati tramite istituzioni partner, ma è sempre necessario presentare documentazione che attesti la natura formativa o professionale della visita.

fiere di moda

In alternativa, alcune scuole e accademie organizzano visite guidate con badge collettivi, che offrono accesso a tariffe agevolate e percorsi formativi mirati all’interno della fiera. L’acquisto del biglietto include anche l’accesso alla piattaforma Pitti Connect, dove è possibile approfondire contenuti digitali, cataloghi dei brand, eventi in streaming e video interviste.

Insomma, partecipare al Pitti Uomo 2025 ha un costo, ma è un investimento intelligente, soprattutto se lo vivi come un’esperienza formativa immersiva e non come una semplice visita. E se sai come muoverti, può diventare la tua prima esperienza dentro il sistema moda, anche solamente da osservatore attivo.

Perchè il Pitti è diverso dalle altre fiere?

Ciò che distingue Pitti Uomo da qualunque altra fiera è la sua curatela editoriale unica, che lo rende più vicino a un progetto culturale che a un semplice evento commerciale. Ogni edizione nasce attorno a un concept tematico preciso, che non è solo un titolo ma una vera e propria narrativa visiva e concettuale. Tutto — dagli allestimenti ai materiali di comunicazione, dagli eventi collaterali alle scelte musicali — contribuisce a costruire un’identità coerente, che guida l’esperienza del visitatore e stimola una lettura critica del presente.

I padiglioni della Fortezza da Basso diventano così spazi espositivi d’autore, dove ogni brand costruisce un piccolo universo. Lo stand non è solo un contenitore di capi: è un’estensione fisica del linguaggio del brand, un esercizio di posizionamento e storytelling. Per chi studia branding, retail experience o marketing della moda, Pitti è un caso studio a cielo aperto.

Ma la forza di Pitti uomo 2025 non si ferma al menswear. Con il passare degli anni, la fiera ha saputo evolversi, incorporando capsule di womenswear, accessori di design, progetti lifestyle, tecnologia e cultura digitale, arrivando a includere temi come la sostenibilità, l’innovazione tessile e il design circolare. Questa espansione ha reso Pitti un osservatorio trasversale, capace di offrire stimoli interdisciplinari utili a studenti, imprenditori e professionisti del fashion system.

In altre parole, Pitti Uomo è una piattaforma creativa, dove moda, arte e business si incontrano per disegnare nuove traiettorie. E dove imparare significa, prima di tutto, guardare con attenzione e spirito critico.

Becycle: la moda in movimento al Pitti Uomo 2025

La bicicletta incarna le contraddizioni del nostro tempo: l’aspetto tecnologico e quello di stile di vita, l’attenzione alla ricerca, all’innovazione, l’evoluzione dei materiali e del design, la voglia di spingersi oltre e di coinvolgere altri aspetti intorno al singolo pezzo, soggetto eccellente. È il simbolo di un equilibrio personale tra momenti in solitudine e istanti di condivisione, tra ricerca di valore e senso di appartenenza.

Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine, ha scelto la bici come fil rouge della prossima edizione estiva Pitti Uomo 2025: “In un’epoca in cui il quotidiano si veste di lifestyle, la bicicletta rappresenta molto più di un mezzo di trasporto o di un’attività sportiva. È un modo di muoversi che cerca armonia, un viaggio in sintonia con le nostre scelte, capace di mettere in dialogo poli apparentemente opposti. Sostenibile, versatile e personalizzabile, traccia nuove rotte per il nostro futuro.” Da qui nasce il concept “Bikster” per Pitti Uomo 108: un invito a pedalare insieme attraverso le diverse anime del salone e quindi della moda, non più distanti, non più solo confinanti, ma in qualche modo connessi.

Pensando all’attenzione che Pitti Immagine rivolge alla contemporaneità in ogni suo aspetto, la bicicletta ci è apparsa una sintesi ideale per il tema dei nostri saloni estivi. Nel quotidiano che si fa sempre più lifestyle, questo mezzo riveste un ruolo innovativo, ben oltre l’alternanza fra sport e mobilità. Un’andatura che cerca armonia, un tandem che aspira ad accordare anche gli opposti. Sostenibile, personalizzata, multiforme, diversa, traccia nuove prospettive.

— Agostino Poletto, direttore generale Pitti Immagine

Imprimere la propria forza ai pedali, scegliere un’andatura, essere padroni della propria traiettoria e sentirsi indissolubilmente uniti al mezzo scelto, un ulteriore invito a compiere scelte consapevoli che inevitabilmente portano con se delle conseguenze sul proprio percorso e su quello di tutti, in modo più ampio. 

L’intento è quindi quello di perseguire un’ andatura che includa varie espressioni stilistiche, stimoli che partono dai designer ma anche dalle stesse community, ridisegnando le collezioni, il prodotto, gli accessori. Troverete perciò una selezione di brand del mondo del cycling ma con uno sguardo più allargato e non dal taglio strettamente sportivo, fonte di ispirazione anche per chi non fa parte del mondo a due ruote.

Il 2025 è un grande anno per il Pitti: il riconoscimento come marchio storico

Da oggi, accanto al logo Pitti Uomo vedrete anche l’emblema di “marchio storico”: una medaglia al valore che certifica ufficialmente la sua storicità e amplifica la visibilità commerciale.

Il Ministero per le Imprese e il Made in Italy, insieme all’Ufficio Brevetti e Marchi, ha infatti concluso un’attenta istruttoria concedendo a Pitti Uomo l’iscrizione nel Registro speciale dei marchi storici.

La decisione favorevole riflette il contributo che la manifestazione, fin dalla sua nascita, ha dato alla promozione e alla diffusione della moda maschile. Nel Registro sono oggi elencati 792 marchi storici nazionali, di cui soltanto 272 (pari al 34 %) hanno potuto vantare un utilizzo documentato nei cinquant’anni precedenti la domanda: Pitti Uomo appartiene a questa ristretta cerchia grazie alla continuità e all’importanza delle sue attività.

lavori nella moda

Questo riconoscimento apre inoltre l’accesso a misure di sostegno, fra cui il Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e per il proseguimento dell’attività d’impresa.

«Siamo lieti di vedere Pitti Uomo insignito di un titolo così prestigioso – dichiara Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana –. Da oltre settant’anni questa fiera, unica nel panorama internazionale, si dedica con costanza alla valorizzazione del menswear e al supporto di aziende e designer che investono in innovazione e creatività. Il marchio storico conferma il percorso fin qui tracciato e ci sprona a guardare avanti, integrando nuove competenze e aprendoci sempre di più al mercato globale.

Partecipare a Pitti Uomo 2025 assume un valore ancor più significativo anche per studenti e giovani talenti: potersi confrontare con professionisti, trendsetter e buyer internazionali in un contesto di comprovato prestigio rappresenta un’opportunità unica per dare visibilità alle proprie idee fin dai primi passi nel settore.

Cosa osservare a Pitti Uomo: aree tematiche e brand emergenti

La bicicletta, abbiamo visto, è il fil rounge che lega il concept della manifestazione. Il layout espositivo è poi articolato in macro-aree tematiche, pensate per offrire una lettura trasversale dell’evoluzione del menswear contemporaneo. Ogni area rappresenta un angolo del mercato, una visione stilistica e un diverso modello di business, tutti fondamentali per chi studia il fashion system.

Fantastic Classic sarà dedicata alla sartoria e al classico rivisitato, con focus su heritage, eleganza e materiali di pregio. Futuro Maschile esplorerà invece linguaggi innovativi e ricerca di prodotto, offrendo spunti su materiali tecnici, silhouette ibride e sostenibilità intelligente. In Dynamic Attitude troveremo il mondo activewear, street e sportivo contaminato da estetiche urban, mentre Superstyling ospiterà capsule sperimentali, collezioni gender fluid e designer emergenti.

Proprio in quest’ultima area si concentrano i brand emergenti da tenere d’occhio: giovani realtà italiane e internazionali che si stanno distinguendo per creatività, identità visiva, visione etica e approccio digitale. Marchi che parlano ai nuovi pubblici, che sperimentano con le tecnologie e che sfidano i modelli tradizionali del mercato. Osservarli con attenzione permette non solo di intuire i trend futuri, ma anche di comprendere come nasce oggi un brand contemporaneo. Per chi sta costruendo il proprio percorso nella moda, è come sfogliare un libro aperto sul futuro.

Trarre nuova ispirazione 

Per chi vuole capire come nasce oggi un brand di moda, Superstyling è l’area giusta in cui fermarsi e osservare con attenzione.

I protagonisti sono giovani designer e label indipendenti, spesso alla prima o seconda stagione, selezionati da un team curatoriale che punta su ricerca, visione e identità forte. Si tratta di realtà capaci di mescolare artigianalità e innovazione, estetica e funzione, spesso impegnate in progetti di sostenibilità, inclusività e digitalizzazione

  • Magliano (Italia)
    Un brand che reinterpreta l’abbigliamento maschile attraverso un’estetica poetica, ironica e decostruita. Vincitore dell’edizione 2023 del Who Is On Next?, Magliano è ormai un punto di riferimento nel panorama indipendente italiano.
  • Uniforme (Francia)
    Creato da due ex studenti dell’Institut Français de la Mode, si distingue per una sartoria minimalista e sostenibile, con un forte impegno sul piano etico e ambientale. È uno dei progetti più seguiti nel circuito Pitti.

  • Dalpaos (Italia)
    Un brand nato tra le Dolomiti che fonde artigianato locale e influenze street. Le sue collezioni sono fatte con materiali di recupero, e ogni capo ha una storia che lo rende unico.

  • Bed j.w. Ford (Giappone)
    Estetica orientale e sperimentazione occidentale si fondono in collezioni sofisticate, fluide e concettualmente forti. Un nome cult nella scena avant-garde internazionale.

  • Lessico Familiare (Italia)
    Brand narrativo che fonde moda, memoria e letteratura. Ogni collezione parte da una storia intima per diventare abito e linguaggio visivo. Perfetto esempio di storytelling sartoriale.

  • Bloke (Nigeria)
    Brand africano in forte ascesa che esplora genere, identità e artigianalità locale. Una nuova voce creativa da seguire per comprendere l’espansione della moda globale.

Alcuni di questi brand nascono online, crescono su Instagram, parlano direttamente alle community attraverso campagne autoprodotte e collaborazioni ibride. Altri recuperano saperi locali e li traducono in linguaggi globali. Il loro modo di fare branding, sviluppare collezioni e comunicare offre spunti fondamentali per chi studia marketing moda, design, direzione creativa o sviluppo prodotto.

Tenere d’occhio questi nomi significa osservare dove sta andando davvero la moda uomo, prima che lo dicano le riviste. E magari trovare ispirazione concreta per il proprio percorso progettuale.

I volti di questo Pitti uomo 2025, Tra Nicoletti e PAF

Tra i momenti più attesi dell’edizione estiva di Pitti Uomo 2025 c’è il debutto come Guest Designer di Niccolò Pasqualetti, giovane stilista toscano classe 1994 già riconosciuto tra le promesse più interessanti della scena internazionale. Dopo essere stato finalista al LVMH Prize 2024 e aver sfilato a Parigi durante la Fashion Week, Pasqualetti arriva a Firenze per presentare la sua visione del menswear con una sfilata-evento esclusiva, all’interno del calendario ufficiale di Pitti Uomo 108.

Il suo stile unisce l’eleganza della sartoria italiana con una spinta radicale verso la sperimentazione materica e formale. Ogni collezione racconta un approccio libero dai codici tradizionali del genere, costruendo un immaginario visivo personale e contemporaneo, che dialoga con le sfide e i linguaggi della moda di domani.

L’arrivo di Pasqualetti a Pitti conferma la volontà della fiera di valorizzare voci emergenti ma già solide, capaci di portare nuove narrazioni nel menswear e di mettere in discussione i confini stilistici classici. Per i partecipanti, la sua presenza rappresenta un’occasione unica per osservare dal vivo come si costruisce una collezione con un’identità forte, e per confrontarsi con un percorso professionale che coniuga ricerca, visione e riconoscimento internazionale.

Se sei al Pitti Uomo 2025, non perderti la sua sfilata: sarà un momento chiave per capire dove sta andando la nuova generazione della moda italiana.

Visioni contemporanee

Insieme a Paqualetti, un altro nome d’impatto si aggiunge alla rosa dei Guest Designers di Pitti Uomo 108: il collettivo sudcoreano Post Archive Faction (PAF). Fondato da Dongjoon Lim e Sookyo Jeong, il progetto si distingue per un linguaggio visivo radicale, ispirato a design sperimentale, tecnologia e cultura digitale. Dal 17 al 20 giugno, il duo presenterà una performance pensata appositamente per Firenze, esplorando nuovi equilibri tra volumi asimmetrici, materiali tecnici e riletture concettuali dell’abbigliamento sportivo.

Fiere di moda

Apprezzati soprattutto da un pubblico giovane e globale, attento al K-pop, alla cultura social e al design ibrido, i PAF rappresentano una nuova generazione che ridefinisce l’estetica maschile contemporanea partendo da un pensiero progettuale preciso, visionario e di rottura.

Icecream e Consinee: creatività urbana e sperimentazione tessile a Pitti Uomo 2025

Tra i debutti più attesi del Pitti Uomo 2025, spicca Icecream, il brand nato nel 2003 dalla collaborazione tra Pharrell Williams e NIGO, due icone della cultura street e musicale. Il marchio, riconosciuto per il suo stile fresco e visivamente audace, sarà protagonista di un allestimento immersivo nel Cortile del Teatrino, dove presenterà in anteprima la collezione Primavera/Estate 2026. La proposta riflette appieno il DNA streetwear del brand, caratterizzato da una forte attenzione alle grafiche giocose, silhouette rilassate e richiami alla cultura urbana contemporanea.

A rendere ancora più ricca la proposta espositiva della fiera, torna CONSINEE, gruppo specializzato nella produzione di filati pregiati, con un progetto che unisce moda, arte e performance. Si tratta di “The Body Is A Playground”, un concept sviluppato dal giornalista e critico di moda Angelo Flaccavento insieme al designer Luca D’Alena. Il risultato è una capsule collection in maglieria composta da capi modulari e trasformabili, pensati per giocare con le forme e i volumi del corpo.

Il progetto sarà raccontato attraverso un’installazione visiva e una performance live, in programma per il 18 giugno, che renderà visibile il processo creativo e l’approccio ludico alla costruzione del capo. Un’occasione per riflettere su come la maglieria contemporanea possa essere non solo tecnica e funzionale, ma anche un linguaggio di ricerca visiva e di libertà espressiva.

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Se eventi come il Pitti Uomo 2025 ti affascinano, se sogni di lavorare dietro le quinte del fashion system, capire come funziona davvero un brand, costruire collezioni, strategie di comunicazione o esperienze immersive come quelle viste in fiera, allora il tuo percorso potrebbe iniziare proprio qui.

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